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SERVIZO FISIOTERAPICO - TERAPIA VASCOLARE BAC TECNOLOGY - CRIOTERAPIA

Indicazioni terapeutiche


  • Linfedemi primari e secondari

  • Linfedemi post- mastectomia

  • Integrazione al linfodrenaggio manuale

  • Rieducazione funzionale in ortopedia e traumatologia

  • Nella medicina sportiva e riabilitativa


Trattamenti Specifici per Linfedema Post-Mastectomia

È stata ormai ampiamente stabilita una stretta correlazione tra gli interventi di mastectomia al seno e l’insorgenza del linfedema.In molti casi durante gli interventi di mastectomia si verifica la necessità di asportare i linfonodi ascellari; questo causa un rallentamento nella circolazione della linfa nel braccio, che infatti è la tipica zona colpita da questo tipo di linfedema, con il quale 1 donna su 4 si trova a dover convivere.




Il linfedema primario


Linfedema Primario e Secondario


Il Linfedema primario è un’alterazione congenita dovuta nella maggioranza dei casi ad un’anomalia di formazione del sistema linfatico; in una minoranza a reflusso linfatico per incontinenza o insufficienza dei collettori linfatici.


Si manifesta con un accumulo di linfa nel tessuto interstiziale, prima localizzato e poi esteso. Nella maggioranza dei casi in maniera spontanea e talvolta dopo linfangiti o traumi. Esso colpisce prevalentamente gli arti inferiori, ma si può manifestare anche a carico degli arti superiori, dei genitali o del volto.


In Italia circa 150.000 persone sono affette da questa patologia e determinante può essere il fattore genetico.


Siamo in presenza di una patologia cronico- infiammatoria determinata da una situazione di stasi linfatica che comporta nel tempo, un deposito di tessuto fibrotico. I Linfedemi Primari in base all’età in cui i sintomi si manifestano si distinguono in:


Linfedema Primario congenito (10-25% delle forme).


E’ evidente fin dalla nascita (condizione tipica del sesso femminile) ed è maggiormente localizzato agli arti inferiori. Il 2% delle forme congenite è causato dalla malattia di Milroy.


Linfedema Primario Precoce


Rappresenta la forma più comune dei Linfedemi Primari ( ha un’incidenza del 65-80%). Il linfedema precoce diventa clinicamente evidente dopo la nascita, ma prima dei 35 anni. Solitamente i primi sintomi compaiono durante la pubertà, e le donne sono colpite più dei maschi.


Linfedema Primario Tardivo

Questa tipologia di Linfedema è anche definita malattia di Meige. I primi sintomi si manifestano dopo i 35 anni di età e rappresenta il 10% dei Linfedemi Primari.


Il linfedema secondario


Si tratta di una disfunzione  dei vasi linfatici che in origine sono sani e funzionanti. Esso si sviluppa nel corso della vita e ad oggi il numero dei pazienti in Italia affetti da questa patologia è di circa 200.000.

La patologia colpisce entrambi i sessi ed entrambi gli arti, ed a livello mondiale la causa più frequente di Linfedema Secondario è la Filiariosi: un’infezione a carico dei vasi linfatici causata da un parassita, veicolato dalla zanzara tigre.

Nella maggioranza dei casi le cause del Linfedema Secondario nell’arto superiore sono dovute a linfoadenectomia ascellare e/o radioterapia per il trattamento del carcinoma mammario. Nella minoranza dei casi per biopsia linfonodale ascellare, asportazione di lipomi in sede ascellare.

Le cause del Linfedema Secondario nell’arto inferiore sono legate ad interventi chirurgici (ginecologico, urologico, di tipo oncologico), legati a melanomi, linfomi di Hodgkin, asportazione di lipomi, interventi chirurgici per varici e/o per ernia inguinale o crurale.







 

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